martedì 7 ottobre 2014

Incontro sulla pedonalizzazione del centro storico sestese. Vino (Assocommercio): pool di dodici persone al lavoro sulla raccolta di idee da sottoporre all’amministrazione

Lo Specchio

Incontro sulla pedonalizzazione del centro storico sestese. Vino (Assocommercio): pool di dodici persone al lavoro sulla raccolta di idee da sottoporre all’amministrazione


commercianti riunione
Raccogliere proposte, critiche e suggerimenti inerenti alla “Pedonalizzazione del Centro Città” da sottoporre all’Amministrazione Comunale e creare una squadra di lavoro in rappresentanza di tutto il centro di Sesto San Giovanni: questo il duplice obiettivo della assemblea svoltasi ieri sera presso i locali della Basilica di Santo Stefano a Sesto San Giovanni. Assemblea promossa da Assocommercio alla quale, secondo gli organizzatori, ha partecipato un centinaio di commercianti, tutti del centro storico di Sesto (via Cesare da Sesto, Don Minzoni, Piazza della Resistenza, Largo Lamarmora, via Dante, via Cavour e Piazza Petazzi).
“Le cose stanno cambiando – dichiara Paolo Vino, presidente di Assocommercio e segretario della lista civica Giovani Sestesi – e questa sera i commercianti hanno dimostrato di essere “categoria”. Quelli etichettati sempre come coloro che guardano il proprio orticello che non sanno fare squadra o peggio ancora che guardano solo davanti e mai a lato delle proprie attività, ancora una volta si sono riuniti. Nei prossimi giorni formalizzeremo i nomi e i volti della squadra che ha deciso di lavorare al progetto di pedonalizzare il centro di Sesto. Confronti duri anche dai toni accesi, ma alla fine ha prevalso il buon senso e si è trovata la quadra”. Un pool di circa dodici persone chiamate a lavorare alla raccolta di idee da sottoporre all’amministrazione. “Il punto di partenza per tutti rimane la realizzazione di parcheggi per il centro – conclude Vino -. Ci sarà bisogno di una presa di coscienza da parte del Sindaco che dovrà prendere atto dell’esigenza di un vero cambiamento nei modi e nelle persone che in passato hanno ingessato il commercio e che hanno creato questo clima di sfiducia nelle istituzioni, sostituendolo con menti fresche e aperte ma soprattutto competenti”.

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